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Campionato di Eccellenza Marche 2011-12
11 Gennaio 2012
Stadio "Bruno Recchioni" di Fermo
Ore
20:30
U.S.FERMANA-MACERATESE
0-0
ARBITRO: Bortoluzzi di San Donà di Piave. (ass.ti di linea: Ladisa di Ancona e Carriero di Jesi)
PARTITA DA SERIE SUPERIORE
FERMO– L’attesissimo big-match tra la capolista Fermana e la diretta inseguitrice Maceratese è terminato a reti inviolate ma, il numeroso pubblico ha avuto modo di assistere ad una gran bella partita. Nulla cambia in classifica, con i gialloblù ancora sul gradino più alto del podio a quota 39, subito a ridosso i biancorossi dell’ex Di Fabio distanziati di un punto ma, con il Tolentino di mister Mobili terza forza del campionato con 37 punti, dopo il successo esterno ottenuto nella trasferta di Monturano. Un trio di lusso che, si darà battaglia fino alla fine di questo sempre più avvincente ed imprevedibile torneo di Eccellenza, senza trascurare possibili sorprese dalle formazioni outsider che, senza particolari pressioni, inseguono il terzetto. La Fermana, presentatasi al big-match priva di tre pedine fondamentali quali Cudini, Parlato e Bagalini, fermati dal giudice sportivo, dopo un buon avvio di gara, con il passare dei minuti ha sofferto il gioco della Maceratese che, impossessatasi del centrocampo, macinava azioni a ripetizione e veloci ripartenze anche se l’estremo difensore Cionini non ha mai corso seri pericoli. La musica cambia e non di poco nella ripresa con i locali più ordinati ed intraprendenti nella zona nevralgica del campo con l’ingresso di D’Angelo al posto di Paris. La Maceratese, pur non disdegnando pericolose puntate a rete, cede l’iniziativa e De Reggi e compagni e la difesa biancorossa è costretta ad un super lavoro. Il match, dopo le iniziali fasi di studio, entra nel vivo e all’8’ una pericolosa incursione di Piergallini sulla corsia destra con conseguente cross in area non viene finalizzata adeguatamente da Rosi ben appostato. Risponde Fusco con un affondo (17’) sulla corsia di competenza e appena dentro l’area anziché battere a rete come avrebbe potuto, tenta un velleitario cross senza esito. Salgono i ritmi di gioco e appena 60’’ dopo è ancora Piergallini a chiamare in causa Cionini che, blocca con sicurezza. La Maceratese insiste e sospinta dal proprio pubblico cerca il vantaggio (20’) che, non si materializza perché la conclusione di Cacciatore viene deviata in angolo con qualche difficoltà dalla difesa gialloblù. L’attaccante biancorosso ci riprova al 29’ con un gran tiro di poco a lato. La Fermana cerca di smorzare la pressione ospite e uno scambio Bettini-Paris, un minuto dopo la mezz’ora, si conclude con l’inguardabile conclusione dell’attaccante pugliese. La prima parte della gara vede ancora la formazione ospite in avanti e al 35’ la punizione di Cacciatore termina di poco a lato. Ripresa subito da fuochi d’artificio e dopo appena 45’’ dal via, è Rosi a chiamare in causa Cionini sicuro nella parata a terra. Immediato capovolgimento e Del Tongo, proiettatosi in avanti, tira a colpo sicuro dal dischetto facendo gridare al gol; Carfagna compie un autentico miracolo respingendo la conclusione del difensore gialloblù. Il risultato rimane sempre in bilico le due formazioni vanno alla ricerca del gol e al 63’ è Orta ad impegnare Cionini, bravo a bloccare la sua conclusione. Trascorre 1’ e le coronarie della tifoseria locale vanno in tilt. Bettini su lancio di Mariani si divora il possibile vantaggio. L’arrembaggio gialloblù è ammirevole, la Maceratese si difende con ordine e nei minuti finali dopo una conclusione di Rosi che, impegna Cionini, la Fermana prima protesta per una trattenuta in piena area su Fusco non rilevata dall’arbitro e sempre in pieno recupero è Bettini con una semirovesciata a vedere il suo gesto atletico deviato in extremis da Cucco in angolo. Triplice fischio e applausi per tutti a coronamento di un piacevolissimo match, quello che tutti si aspettavano. (e.c.)
ANALISI DI GIOCO DI Marco Rossetti
Come giocava la maceratese
Uno degli schemi utilizzati maggiormente dalla Maceratese contro la Fermana è stato il seguente.Cucco (n. 6) prendeva palla dal portiere o dai compagni delle retrovie e avanzava palla a terra
lungo la propria fascia sinistra. Il terzino sinistro Russo (n. 3) si spostava lateralmente a ridosso dellalinea laterale ed avanza in mediana.
FIGURA A Contemporaneamente andavano incontro al 6 sia Rosi (n. 11) che Bucci (n. 5). Il primo arretrava in verticale, mentre il secondo proveniva dal cerchio di centrocampo. L’11 si portava via il terzino canarino, lasciando libera la fascia da marcature. L’obiettivo è quello di far arrivare la palla al 3 se pur marcato dal centrocampista di fascia.
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FIGURA B Il 6 aveva dunque tre possibilità: - passare la palla all’11 che poi lanciava il 3; - passare la palla al 5 che a sua volta lanciava il 3 o la passava all’11 che poi la dava al 3; - lanciare direttamente il 3 lungo la fascia (cosa meno probabile per via delle marcature). |
FIGURA C A questo punto il 3, palla a terra, si involava lungo la fascia. Se riusciva a sfondare fino a fondo campo, allora procedeva con il cross in area. In caso contrario chiudeva il triangolo con l’11. |
FIGURA D L’11, una volta presa palla ai limiti dell’area di rigore aveva quattro possibilità: - involarsi in area per il tiro - passare la palla ad Orta (n. 9) che poi poteva tirare o passare a Biancucci (n. 7); - crossare al centro dell’area per il 9 o 10, oppure lungo sul secondo palo per il 10 o il 7; - passare ai limiti dell’area a Cacciatore (n.10) per il tiro dal limite o per il successivo passaggio al 9 o 7. |
FERMANA: Cionini, Lazzerini, De Reggi, Del Tongo, Pantera, Brizzi, Mariani, Facciaroni (85’Gagliardi), Fusco, Bettini, Paris (61’D’Angelo).a disp: Poli, Facciaroni, Paris, Mangiola, Casino. All.re Scarafoni
MACERATESE: Carfagna, Donzelli, Russo, Benfatto, Bucci, Cucco, Biancucci, Piergallini (70’Massetti), Carboni, Orta, Cacciatore (80’Giandomenico), Rosi.a disp: Ortenzi, Traini, Troli, Cacopardo, Biancucci. All.re Di Fabio
NOTE: Spettatori 2500 circa con folta presenza ospite. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Lazzerini, Bettini, Facciaroni. Angoli: 2-5 Recupero: 1’+ 4’
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