CAGLI – La Fermana vince (1-2) anche nel recupero contro la Cagliese, sale a 52 punti e riaggancia il treno della vittoria del campionato che per adesso è trainato dal Tolentino (56 punti) e da Maceratese (54). Vittoria pienamente meritata dai gialloblù che hanno confermato di essere usciti dalla crisi, sia di volontà, che di gol e di risultati. Non sarà stata una gara esteticamente bella, alla fine si è visto un difensore centrale schierato per emergenza a centravanti (è già la terza volta dallo scorso campionato), ma non si può pretendere di più in un campionato di Eccellenza dove contano di più agonismo, impegno e volontà, sono queste le armi per vincere e così è stato. Sotto di un gol, la Fermana ha ribaltato il risultato all’86′, segno, oltre che di tenacia, anche di una buona tenuta atletica dopo il mese senza partite (mentre la Cagliese per un mese non si è nemmeno allenata). Adesso mancano per tutti 8 partite, e se si considera che il Tolentino ieri è stato eliminato dalla Coppa dal Pisa e ora può puntare solo al campionato, sarà un finale di stagione pirotecnico. Domenica sale a Fermo il Grottammare, diventato la quarta forza del campionato, battuto quest’anno a domicilio e lo scorso anno a Fermo. Senza i centravanti titolari Fusco e Bettini, Scarafoni schiera un attacco a tre con i veloci Mariani, Paris e D’Angelo e, come domenica scorsa nel secondo tempo e all’andata a Grottammare, questo assetto ha dato i suoi frutti. Dopo l’ormai regolare sbandamento iniziale, che porta Cossa, Giacchi e Bartoli a rendersi pericolosi quattro volte davanti a Cionini e poi al 25′ Gentili a portare in vantaggio la Cagliese con uno stacco di testa da corner (come contro Tolentino, un problema su cui Scarafoni deve lavorare tanto), la Fermana guadagna terreno e prende in mano il gioco, complice l’uscita anticipata dell’argentino Cabello, punto di forza della Cagliese. In alcune fasi si gioca quasi ad una porta sola, porta che però sembra di qualche centimetro troppo piccola visto che la Fermana colpisce per ben cinque volti i legni (traversa di De Reggi al 12′, Paris al 33′ e Parlato al 37′, palo di Mariani al 36′ su punizione di Paris e poi al 9′ st. D’Angelo), a cui si aggiungono una conclusione di Paris che sorvola la traversa, un salvataggio sulla linea su una rovesciata di Mariani e una occasione d’oro per D’Angelo su cui Gerbino para d’istinto. Dai e dai però alla fine la palla dentro ci va e così al 13′ della ripresa nulla e nessuno può fermare la bordata del Parlato che spara a botta sicura da corner dopo la spizzata di Cudini: un gol di rabbia e potenza simile a quello di Fabriano dello stesso vice capitano. Il pareggio però serve poco alla Fermana che assedia l’area avversaria con la forza della disperazione. Scarafoni inserisce lo stopper Del Tongo e lo piazza a centravanti, la mossa dà i suoi frutti visto che lo stesso difensore al 33′ st. va in gol su assist di D’Angelo, ma la terna annulla per dubbio fuorigioco (secondo gol dubbio annullato in 5 gare), i gialloblù protestano sia per questo che per un fallo in area su Mariani, ma quest’anno gli arbitri devono aver giurato “nessun rigore alla Fermana!”. Nulla però possono la Cagliese e la terna quando a 4′ minuti dal termine Mariani lancia Paris che dribbla anche Gerbino e deposita in rete proprio “un gol alla Paris” per la gioia della cinquantina di tifosi canarini giunti fino all’alta Val Metauro nonostante la giornata lavorativa. Il campionato della Fermana è riaperto.