FOTOCRONACAFERMANA

Citta'

di

FERMO

 

TEATRO D'AQUILA

di

FERMO

domenica 23 Ottobre 2011

 

NABUCCO
(GIUSEPPE VERDI)
Opera  in 4 parti  su libretto di T. Solera

"Fondazioni all’Opera" 2011

***

 

Nabucco re di Babilonia baritono Giovanni Meoni Ismaele nipote di Sedecha, re di Gerusalemme tenore Gabriele Mangione/Hideki Matoyoshi (6 novembre)Zaccaria gran pontefice degli Ebrei basso Elia Todisco Abigaille schiava creduta primogenita di Nabucco soprano Alessandra Rezza Fenena figlia di Nabucco soprano Agostina Smimmero Il Gran Sacerdote di Belo basso Matteo Maria Ferretti Abdallo vecchio ufficiale del re di Babilonia tenore Carlo Assogna Anna sorella di Zaccaria soprano Romina Casucci Soldati babilonesi, soldati ebrei, leviti, vergini ebree, donne babilonesi, magi, grandi del regno di Babilonia, popolo, etc.

maestro concertatore e direttore

MARCELLO BUFALINI

maestro del coro

PAOLO SPECA

regia

NICOLA ZORZI

scene costumi lighting designer

SERGIO VERZILLI MARCO IDINI JACOPO PANTANI

ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE

in collaborazione con l’Istituto Musicale Pareggiato "G. Braga" – Teramo

CORO DI "FONDAZIONI ALL’OPERA"

 

Fermo Trionfa il nero, vince la sobrietà. Pochi invitati (solo 70), molti paganti. Per le donne tacchi vertiginosi e tailleur sì, abiti lunghi e chiffon no. L’avvento dell’era Brambatti cambia e di molto i connotati alla prima dell’opera al teatro dell’Aquila. Accantonati a piè pari la sfarzosa organizzazione targata Di Ruscio, gli inviti distribuiti a destra e a manca, gli omaggi offerti a sindaci e assessori di tutto il fermano, il buffet talmente ricco che somigliava a una cena con tanto di portate di ogni genere. Il registro adesso è diverso. Tanto che i volti noti del territorio al debutto di questa stagione operistica ci sono ma sono molto, molto meno che negli anni passati.
Ci sono il sindaco di Fermo Nella Brambatti, padrone di casa, in pantalone nero e smanicato in pizzo, con il marito Italo, circondata da tutta la giunta, in primis da un elegantissimo Francesco Trasatti, più emozionato che mai. La stagione, gli spettacoli, risentono fortemente della sua impronta e per lui, quello di ieri sera, è stato un test importantissimo per capire il gradimento del pubblico. Ci sono le consigliere regionale Rosalba Ortenzi, Maura Malaspina accompagnata dal marito Cristofaro La Corte e Graziella Ciriaci. E poi il presidente del tribubnale Ugo Vitali Rosati, il procuratore Andrea Vardaro, il capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo, il commissario Ciro De Luca, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Lanciotti, l’assessore provinciale alla cultura Giuseppe Buondonno, il presidente della Provincia Fabrizio Cesetti, che mostra di apprezzare la scelta di austerità fatta dalla giunta comunale. “Una scelta giusta - dice -. E’ giusto che chi vuole godere di uno spettacolo culturale paghi il biglietto”.  Il prefetto Emilia Zarrilli si congratula con gli amministratori per la scelta del Nabucco di Giuseppe Verdi. “E’ l’opera giusta per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Sono certa che la regia e la produzione saranno all’altezza della situazione - spiega poco prima dell’inizio dello spettacolo - e sono altresì convinta che sapranno ben interpretare questo sentimento di ritrovata armonia della Provincia di Fermo, che credo, come prefetto, di ben sintetizzare”.
Ovviamente non poteva mancare al debutto della stagione operistica la famiglia Guardiani, patron di uno dei calzaturifici più affermati del territorio e main sponsor del cartellone culturale fermano. “Abbiamo fatto la scelta di sostenere la stagione culturale di Fermo perché siamo orgogliosi del nostro territorio e perché crediamo che la cultura faccia parte dei valori positivi da trasmettere ai giovani - spiega Rossella Guardiani, moglie di Alberto (assente per impegni lavorativi), accompagnata dalla mamma -. Lo facciamo con il cuore. Quando siamo in giro per il mondo raccontiamo sempre con grande orgoglio le nostre origini e chiaramente Fermo e il suo teatro dell’Aquila sono parte integrante di esse”. Diversi gli imprenditori. Ci sono Enrico Biondi (Bioos), Lanfranco Beleggia (Brosway), Paolo Marzialetti (Paimar), Federico Steca (gruppo Steca), Roberto Moretti (Cobit), Enrico Paniccià (Giano). “Molti gli imprenditori che hanno scelto di stare vicini al territorio nonostante il momento difficile”, spiega Paniccià. Che poi aggiunge: “D’altro canto ognuno di noi ha ricevuto tanto ed è giusto, per quel che si può restituire qualcosa alla propria terra”. Tra gli invitati anche don Pietro Orazi in rappresentanza dell’Arcidiocesi di Fermo, Alberto Palma e Amedeo Grilli, rispettivamente presidenti della Carifermo Spa e della fondazione Carifermo, Massimo Bertuzzi, presidente del Cosif. E mentre negli anni scorsi Vip e paganti erano tutti ricevuti al pianterreno, dove si consumava insieme il ricco buffet, stavolta - su questo c’è stato qualche mugugno - l’amministrazione ha separato gli invitati, con buffet in zona bar, e i paganti, al pianterreno. Alle ore 21 in punto tutti ai propri posti. Si alza il sipario sul Nabucco, anticipato dall’inno di Mameli per celebrare degnamente i 150 anni dell’Unità d’Italia. Prossimo appuntamento con l’opera il 5 e 6 novembre con Elisir d’amore di Donizetti.

le foto degli ospiti nel gran Galà

 

L'OPERA